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Le Regulatory Sandbox: la possibilità di chiedere deroghe alle norme dello Stato per l’attuazione di progetti di innovazione tecnologica.

Una chance per le Imprese per contribuire alla cura dell’interesse generale nell’interlocuzione con la P.A., con vantaggi anche per il conseguimento dei parametri ESG.
Un pendant del principio di Amministrazione Condivisa, introdotto dal legislatore per gli Enti del Terzo Settore.

    L’art. 36 del decreto semplificazioni 2020 (d.l. 76/2020)  dispone che le Imprese, le Universita‘, gli enti di ricerca, pubblici e privati, e le societa‘ con caratteristiche di spin off o di start up universitari di cui all’articolo 6, comma 9, della legge 30 dicembre 2010, n. 240 possano chiedere la deroga temporanea dal rispetto delle norme dello Stato ostative all’attuazione di sperimentazioni attinenti all’innovazione tecnologica e alla digitalizzazione.

    Tale possibilità è prevista per i progetti relativi ai settori della trasformazione digitale della pubblica amministrazione, nonche’ allo  sviluppo e alla diffusione delle tecnologie emergenti e di iniziative ad alto valore tecnologico.

    E’, però, esclusa la possibilità di deroghe, tra l’altro,  alle disposizioni poste a tutela della salute, dell’ambiente, dei beni culturali e paesaggistici ovvero delle norme sullo stato civile di disposizioni penali o del codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione di cui al decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159. Inoltre, non possono essere violati o elusi vincoli inderogabili derivanti dall’appartenenza all’Unione europea o da obblighi internazionali.

    Il settore dei modelli innovativi di business finanziario ad alto contenuto tecnologico (FinTech)  evidenzia un particolare fermento e gode di una normativa particolare, il decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 30 aprile 2021, n. 10034.

    Tuttavia, gli ambiti di possibile applicazione sono molteplici; sono state approvate sperimentazioni in materia:

    • di trasporto con droni di farmaci, plasma, organi e dispositivi medici e campioni biomedicali in caso di necessità, in un’area localizzata nei pressi dell’Aeroporto di Fiumicino;
    • di assemblee condominiali tenute online con accesso tramite SPID con la concessione della “deroga” alle disposizioni del codice civile relative alle modalità di convocazione ;

    La Regulatory Sandbox è uno strumento di dialogo con la P.A.  che agevola la sperimentazione

    Tecnologica.

    Consente di partecipare alla cura dell’interesse generale, realizzando due vantaggi:

    • Rendere possibile una sperimentazione tecnologica e, quindi, fruire di una innovazione;
    • Indicare le modalità di adeguamento della norma alle mutazioni della realtà fattuale; la cura dell’interesse generale tramiteuna regolamentazione certa, esaustiva ed efficace degli interessi.

    Un “attrezzo” per arginare il fenomeno del “consumismo normativo”; cioè l’introduzione nell’ordinamento di nuove disposizioni anche quando sarebbe sufficiente emendare ed adeguare quelle già esistenti, con buona pace del principio di Gold Plating.

     Un “strumento efficace per rimediare “alla scarsa comprensione, da parte delle amministrazioni, del ruolo fondamentale della consultazione degli stakeholder ai fini del rafforzamento della compliance dei destinatari delle regole e del miglioramento dell’accountability dei pubblici decisori

    Ed, anche, per correggere la carenza di competitività conseguente all’abuso di quella pratica –  egregiamente delineata dal Consiglio di Stato (cfr. C.d.S, parere n. 1458 del 7.6.2017) –  esemplificativa  di un abito culturale  fondato su quella  “illusione normativa che conduce sovente i regolatori … a riposare sull’errato convincimento che il mero varo di una regola consenta di risolvere un problema o, in altre parole, che le “parole della legge” posseggano un’intima forza quasi trascendente e demiurgica che le renda in grado, da sole, di modificare il “reale”.

    La regulatory sandbox è coerente al programma  UE di Better Regulation  “Legiferare meglio: unire le forze per produrre leggi migliori” (Comunicazione della Commissione UE del 29 aprile 2021); tant’è che

    è indicata come una delle metodologie  utilizzabili per elaborare regole future-proof,  nel Better Regulation Toolbox del 25 novembre 2021.

    Una chance per le Imprese per contribuire alla cura dell’interesse generale nell’interlocuzione con la P.A.,, con vantaggi anche per il conseguimento dei parametri ESG. Un pendant del principio di Amministrazione Condivisa, introdotto dal legislatore per gli Enti del Terzo Settore.

    Una testimonianza esemplificativa delle trasformazioni in atto.

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